L'obesità osteosarcopenica
L'obesità osteosarcopenica (OSO) è una rischiosa sindrome caratterizzata da perdita di massa magra e riduzione di forza muscolare associata all'aumento di tessuto adiposo. L’analisi della composizione corporea è fondamentale per la prevenzione.
Recentemente è stata delineata una nuova sindrome definita Obesità OsteoSarcopenica caratterizzata dalla concomitante perdita di massa magra (sia ossea che muscolare) e dall'aumento di tessuto adiposo bianco (soprattutto in sede viscerale e intramuscolare), condizione che ci espone a un alto rischio di ammalarci di patologie croniche, metaboliche e autoimmuni. Le cause possono essere molteplici e intersecate tra loro: il sovrappeso, l'infiammazione cronica di basso grado, lo stress cronico, errori alimentari e nello stile di vita o condizioni croniche come il cancro, il diabete e tutte le patologie che possono causare uno squilibrio "neuro-immuno-endocrino” con conseguente alterazione della composizione corporea.
Perché l'obesità osteosarcopenica è così rischiosa
Fino a poco tempo fa l'osteopenia e l'osteoporosi sono state sempre considerate come condizioni isolate, senza connessione con il muscolo e il tessuto adiposo, ma quando si è in presenza di Obesità OsteoSarcopenica (OSO) la situazione è ben diversa perché si ha una importante riduzione di forza e funzionalità muscolare con aumentato rischio di cadute e fratture, oltre che un'aumentata predisposizione a stati infiammatori generalizzati.
Come possiamo difenderci dalla OSO
L'OSO (così come l'osteoporosi) può essere prevenuta e gestita in modo piuttosto semplice intervenendo sullo stile di vita, l'alimentazione e l'attività fisica e, considerando che le modificazioni della composizione corporea possono iniziare già in giovane età, prima si inizia e meglio è!
La dieta deve essere ricca di frutta e verdura, con un adeguato apporto di calcio e magnesio e povera di sale, inoltre occorre esporsi al sole almeno una mezzora al giorno (per una ottimale produzione di vitamina D), non fumare, limitare gli alcolici, rispettare il ritmo sonno-veglia e fare attività fisico-motoria in modo costante.
Non sottovalutate l'importanza dell'attività fisica che può migliorare la struttura delle ossa durante tutto l'arco della vita; in particolare gli studi clinici hanno dimostrato che per essere efficace l'esercizio fisico deve essere dinamico e non statico, relativamente breve ma intenso e intermittente e supportato da un adeguato introito calorico.
In generale l'attività fisica è necessaria per migliorare e mantenere il benessere psico-fisico a qualsiasi età e, in particolare per la sindrome OSO, è necessaria per mantenere e migliorare la densità del minerale osseo, per mantenere la forza e la qualità muscolare, per migliorare l'equilibrio e ridurre l'adiposità e l'infiammazione.
Può essere anche molto utile assumere integratori di sali minerali (calcio e magnesio) e di vitamina D.
Per monitorarsi e fare una diagnosi precoce
È inoltre possibile monitorare regolarmente la propria composizione corporea con strumenti non invasivi come la BIA-ACC (bio-impedenziometria) che permette di avere una visione completa delle alterazioni della massa ossea, della massa muscolare e della massa grassa, oltre che del grado di infiammazione dell'organismo.
Conoscere la propria composizione corporea è un grande vantaggio in termini di prevenzione: sapere se si ha carenza di minerali ossei, diminuzione della massa muscolare, eccesso di massa grassa o una combinazione di più parametri alterati permette di attuare la strategia di intervento migliore per evitare lo sviluppo dell'OSO.